Feltrinelli per Porta Volta:
una nuova casa per la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, un progetto
per Milano e i suoi cittadini. Insieme all’edificio destinato alla Fondazione
Giangiacomo Feltrinelli, centro di studio e ricerca, riconosciuta a livello
mondiale, sorgeranno altri due edifici destinati prevalentemente a uffici.
La peculiarità dell’area è rappresentata dalla sua localizzazione lungo il tracciato delle Mura Spagnole: le antiche mura, risalenti al Quindicesimo secolo, sono le ultime di una serie di fortificazioni che, a partire dai tempi romani, hanno definito i confini della città. Con l’apertura dei Bastioni alla fine del XIX secolo, via Alessandro Volta ha segnato l’inizio dell’estensione della città al di fuori delle vecchie mura, rappresentando un nuovo asse di collegamento tra il centro storico e il Cimitero Monumentale.
Il progetto nel suo insieme costituirà un importante intervento di valorizzazione dell’area Porta Volta, a favore della città e dei suoi abitanti. Il Progetto Feltrinelli per Porta Volta prevede la realizzazione di un polmone verde, con boulevard e piste ciclabili, inteso come estensione e prolungamento dei viali esistenti. A livello stradale i nuovi edifici ospiteranno caffetterie, ristoranti e negozi, restituendo ai cittadini un’area riqualificata, fruibile e da vivere.
Il progetto architettonico è stato affidato al prestigioso studio Herzog & De Meuron, vincitori di un premio Pritzker per l’architettura e progettisti di innumerevoli interventi in tutto il mondo, tra cui si segnalano la Allianz Arena a Monaco di Baviera, la New Tate Gallery a Londra, lo Stadio Nazionale di Pechino, lo Young Memorial Museum di San Francisco.
Cosi gli Architetti Jacques Hergoz e Pierre De Meuron raccontano la loro visione del progetto: i nuovi edifici si ispirano alla semplicità e alla imponente scala delle architetture che caratterizzano l’architettura storica milanese, costituita da esempi come l’Ospedale Maggiore, la Rotonda della Besana, il Lazzaretto e il Castello Sforzesco. I nuovi edifici sono anche ispirati dal tratto lungo e lineare delle tipiche cascine della campagna lombarda, che già rappresentarono un importante punto di riferimento per Aldo Rossi e per il suo progetto del Gallaratese.
Struttura e ripetizione sono i principali temi della nuova architettura, lunga e stretta, dove il tetto inclinato diventa un tutt’uno con la facciata dell’edificio. La struttura si adatta ai confini storici dell’area, con un adattamento dei suoi edifici al tracciato storico e con il giusto equilibrio tra trasparenza e definizione degli spazi interni. La composizione dei pieni e dei vuoti genera ritmo lungo tutta la struttura, che permette la presenza di spazi diversi, pur nella chiara unitarietà del progetto.